U.T.I. Gemonese

Nelle colline friulane

U.T.I. Gemonese

Il territorio del Gemonese comprende i territori dei Comuni di Artegna, Bordano, Gemona del Friuli, Montenars, Trasaghis, Venzone, ed è posto all’estremità della pianura friulana, a ridosso dei primi rilievi prealpini, e al suo interno contiene una sintesi delle varie realtà ambientali che caratterizzano la regione. Infatti vi si trovano incluse tutte le svariate forme del paesaggio friulano dalle risorgive ai magredi, dalle doline ai circhi glaciali, dalla boscaglia mediterranea ai firmeti di vetta, dagli spogli conoidi dei ghiaioni alle fitte faggete. Questa considerevole diversificazione ambientale permette una grande varietà floristico-vegetazionale e di specie animali.

Spesso il modo migliore di entrare in sintonia con un territorio è quello di conoscerne la storia: a tal fine l’Unione Territoriale Intercomunale del Gemonese, Ente che raggruppa le Amministrazioni comunali locali, organizza delle visite guidate a scopo didattico finalizzate al recupero della memoria storica tramite le testimonianze (in particolare della Grande Guerra) presenti sul territorio gemonese e visitabili attraverso percorsi dedicati.

Artegna

Bordano

Gemona del Friuli

Montenars

Trasaghis

Venzone

Se siete amanti dello sport, avrete anche l’opportunità di attraversare le vie del gemonese in bicicletta, percorrendo le svariate piste ciclabili della zona, tra le quali la nuova ciclovia Alpe Adria; la pista, che collega Grado a Salisburgo, attraversa la regione lambendo alcuni dei più interessanti siti culturali, tra i quali il centro storico di Gemona, città emblema del terremoto del 1976 nonché ammirevole esempio di ricostruzione, e la bellissima Venzone eletta Borgo più bello d’Italia nel 2017.

Restando alla sinistra del Tagliamento, troverete i piccoli comuni di Montenars e Artegna, due borghi deliziosi caratterizzati da numerose bellezze naturali ed interessanti esempi architettonici, testimonianze di tempi e usanze passati, ma che hanno segnato profondamente il territorio.

Spostandovi verso nord, ai piedi delle Prealpi Carniche, potrete invece raggiungere il Lago di Cavazzo (o Lago dei Tre Comuni) che, oltre ad essere lo specchio d’acqua dolce più grande della regione, è un importante punto di riferimento per gli amanti degli sport che qui avranno l’opportunità di praticare la vela, il kayak, il windsurf, la canoa ma anche il parapendio, per godere dall’alto di panorami di ineguagliabile bellezza. La zona del Lago, comprendente i territori dei comuni di Bordano, Cavazzo e Trasaghis, definisce anche l’ambito di competenza dell’Ecomuseo della Val del Lago, un sistema ambientale omogeneo di notevole pregio paesaggistico e ad alto interesse faunistico e socio-culturale; anche se nel corso degli anni questa zona è stata segnata dall’intervento umano, ha potuto comunque preservare il proprio fascino per offrirlo al viaggiatore che ama il contatto con la natura, senza rinunciare alle comodità di un’accoglienza in piena regola, ricca di servizi ed opportunità.

Con l’obiettivo della divulgazione e della didattica l’Ecomuseo offre al turista la possibilità di conoscere a fondo le caratteristiche geologiche del territorio attraverso laboratori, esposizioni tematiche e mostre permanenti, come quella sulla pesca e sui sassi nel Centro visite di Interneppo (Bordano), sede di esposizioni a carattere divulgativo. A Interneppo troverete anche il Parco Botanico, un’area protetta che raggruppa peculiarità vegetali, geologiche e faunistiche, corredata da pannelli didattici. Da non perdere anche una visita all’incantevole Casa delle Farfalle a Bordano, una struttura che ospita centinaia di specie di farfalle provenienti da tutto il pianeta!

Chi predilige il trekking e le escursioni in mountain bike potrà approfittare dei diversi sentieri che si diramano dalla zona dell’Ecomuseo in direzione delle bellissime Alpi Carniche e Giulie, dalle quali si può godere di vedute mozzafiato sull’intero territorio friulano e transfrontaliero: il monte Coglians ed il monte Canin offrono due “finestre” rispettivamente sulla vicina Austria e sulla Slovenia.

Nel Gemonese opera anche l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, anch’essa una iniziativa culturale a carattere interdisciplinare, di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo. L’ambito territoriale di riferimento è il Campo di Osoppo-Gemona (comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), una pianura alluvionale posta al centro del Friuli, dove l’Ecomuseo opera con l’obiettivo di coniugare le iniziative di salvaguardia della natura con quelle di interpretazione e conservazione del patrimonio culturale.

Gli itinerari che si possono affrontare in questa parte di territorio sono tutti facilmente percorribili, riguardano: il Lago Minisini importante biotopo relitto dell’ultima glaciazione; il Monte Cumieli da tempo immemorabile luogo di insediamenti militari a difesa e controllo della piana sottostante; i conoidi alluvionali dei Rivoli Bianchi e del Vegliato, separati dalla Sella di Sant’Agnese; il greto del Tagliamento, ampia distesa di ghiaie, sabbie e depositi limosi, con le opere e gli opifici idraulici che nel tempo hanno scandito l’utilizzo delle acque. Merita una visita anche il Mulino Cocconi, situato al centro del nucleo abitato di Borgo Molino a Ospedaletto, di origini antichissime anche se l’attuale struttura risale all’inizio dell’Ottocento.

Interessanti sono le fontane e i lavatoi, risalenti alla seconda metà dell’Ottocento o all’inizio del secolo scorso e presenti in tutte le borgate. Peculiarità specifica di Montenars sono i Roccoli strutture vegetali realizzate in antichità per la cattura degli uccelli ed ora convertiti in osservatori ornitologici. Non va poi dimenticato il reticolo idrografico che innerva il territorio. Il Torrente Orvenco che incide una forra con spettacolari salti e pozze d’acqua cristallina per poi scomparire tra le ghiaie della pianura, il Rio Bosso canale di bonifica che taglia in due la piana di Artegna, il Fiume Ledra corso d’acqua di risorgiva che raccoglie le acque di tutto il comprensorio del Gemonese.

Il territorio gemonese offre un ampio spettro di varietà geomorfologiche, ambientali, culturali. Una zona ricca di storia e di tradizioni, tra le quali spicca quella enogastronomica… i sapori dei piatti semplici, saporiti, mai banali ed i profumi dei vini di questa terra faranno del vostro viaggio un’esperienza coinvolgente e magica. La gamma di prodotti, in linea con la tradizione, sono la frutta, ortaggi, miele, succhi e sciroppi, formaggi vaccini a latte crudo, burro, ricotta, yogurt, trasformati ovocaprini, vino, olio, castagne, cereali e loro derivati, pane, focacce e biscotti, confetture, erbe spontanee, pesce, carne, salumi, il pan di sorc e il formaggio di latteria turnaria, questi ultimi due prodotti della tradizione locale che l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese ha segnalato a Slow Food Italia affinché vengano inseriti nel progetto “Presidi”. Ma anche prodotti artigianali frutto dell’ingegno e della tradizione locale come ceramiche, cesti e oggetti in cartoccio, complementi d’arredo, giocattoli. “Un po’ di tutto e di alta qualità” è il principio comune che contraddistingue i prodotti.

Se per voi il viaggio è prima di tutto scoperta ed emozione, venite a scoprire il territorio gemonese, una realtà varia e appassionante… uno scrigno di tesori a cielo aperto.


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