Aquileia è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 1998 perché è uno scrigno di reperti dell'antichità. Il primo insediamento ebbe inizio tra il IX e l'VIII secolo con il Foro. Fu colonizzata nel 181 a.C per permettere la conquista romana delle aree danubiane ed incrementare il florido commercio con l'Adriatico Meridionale e con l'area veneta, umbra e tosco-laziale. I reperti e i monumenti dell'Aquileia romana raccontano la storia affascinante della città romana fino al 452 dC, al momento della presa degli Unni. Si vedono tuttora le rovine del Foro, del Porto fluviale, i mosaici delle abitazioni, quelli dei Fondi Cossar, CAL (Cooperativa Aquileiese del Lavoro), Pasqualis, le cosiddette Grandi Terme e il Sepolcreto.
Nel 1882 è stato inaugurato nella Villa Cassis Faraone il Museo Archeologico Nazionale che conserva i tesori dell'Antichità: reperti egizi del V secolo a.C, mosaici, gemme incise, vetri, ambre, un patrimonio epigrafico e lapideo eccezionale.
